UNA CONTROVERSIA PERCHE'...

Esistono poche informazioni in merito ad una complessa tecnologia in sviluppo per le cui applicazioni non è ancora disponibile una definitiva regolamentazione; inoltre, una visione positiva verso l'utilizzo di tali tecnologie, crea una spinta favorevole al suo utilizzo in contrapposizione al freno del sospetto per eventuali rischi ambientali e legati alla salute...questo crea la tensione che dà origine alla controversia

martedì 13 novembre 2012

LA NANOMEDICINA

FONTE: (youtube)


CHE COSA E' LA NANOMEDICINA?


La nanomedicina è l'applicazione medica delle possibilità derivanti dalle nanotecnologie. Essa si occupa quindi di tutte quelle conoscenze e quelle tecnologie che abbiano un utilizzo medico nell'ordine di grandezza dei nanometri (1-100 nm). Lavorando a tali dimensioni la nanotecnologia altera la tradizionale distinzione tra biologia, chimica e fisica.

Cerchiamo ora di capire cosa sia la nanotecnologia cercando il punto di vista di due esperti, il dottor Antonino Carbone, dell’Istituto nazionale per la cura e lo studio dei tumori di Milano e Umberto Veronesi  direttore scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia.
Antonino Carbone.
"È ancora difficile definirla. Penso si possa spiegare come l’uso di nanotecnologie applicate alla medicina diagnostica e terapeutica. In pratica, sono strumenti molto piccoli che vengono inseriti nell’organismo oppure possono servire all’esterno dello stesso per monitorare l’andamento della terapia sulla malattia. Più tradizionalmente, nella terapia, la nanomedicina comporta l’introduzione nell’organismo di vettori miniaturizzati che trasportano il farmaco e lo rilasciano nella sede in cui deve fare effetto. In questo modo si evitano i danni alle cellule sane e al tessuto circostante non malato, agendo così direttamente sul punto preciso in cui si è sviluppata la malattia. Nel campo della diagnostica, inoltre, ci sono tutta una serie di strumentazioni che utilizzano chip o piccoli dispositivi, simili a microcomputer, che sono in grado di fornire diagnosi molto sofisticate su un numero elevato di campioni, aumentando così la velocità della diagnosi".
Articolo di CLAUDIO BISIANI:  
“ «Si tratta di permettere a nanoparticelle di interagire direttamente con la materia vivente». In pratica mettere a punto strumenti dia¬gnostici a terapeutici non invasivi e sempre più su misura. Il centro concentrerà la sua attività su tre patologie: il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle neurologiche. Basteranno semplici analisi del sangue o della saliva per individuare malattie. E intervenire con inter¬venti personalizzati capaci di far regredire le lesioni riscontrate a forme benigne o a eliminarle completamente. Grazie a microtelecamere e farmaci grandi un milionesimo di millimetro, si potranno sconfiggere tumori e malattie cardiovascolari a livello di atomi.”
Articolo di Carlo Baroni, 24 luglio 2009 corriere della sera:


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