CHE COSA E' LA NANOMEDICINA?
La nanomedicina è l'applicazione medica delle possibilità derivanti
dalle nanotecnologie. Essa si occupa quindi di tutte quelle conoscenze e quelle
tecnologie che abbiano un utilizzo medico nell'ordine di grandezza dei
nanometri (1-100 nm). Lavorando a tali dimensioni la nanotecnologia altera la
tradizionale distinzione tra biologia, chimica e fisica.
Cerchiamo ora di capire cosa sia la nanotecnologia cercando
il punto di vista di due esperti, il dottor Antonino Carbone, dell’Istituto
nazionale per la cura e lo studio dei tumori di Milano e Umberto Veronesi direttore
scientifico dell'Istituto Europeo di Oncologia.
Antonino Carbone.
"È ancora
difficile definirla. Penso si possa spiegare come l’uso di nanotecnologie
applicate alla medicina diagnostica e terapeutica. In pratica, sono strumenti
molto piccoli che vengono inseriti nell’organismo oppure possono servire
all’esterno dello stesso per monitorare l’andamento della terapia sulla
malattia. Più tradizionalmente, nella terapia, la nanomedicina comporta
l’introduzione nell’organismo di vettori miniaturizzati che trasportano il
farmaco e lo rilasciano nella sede in cui deve fare effetto. In questo modo si
evitano i danni alle cellule sane e al tessuto circostante non malato, agendo
così direttamente sul punto preciso in cui si è sviluppata la malattia. Nel
campo della diagnostica, inoltre, ci sono tutta una serie di strumentazioni che
utilizzano chip o piccoli dispositivi, simili a microcomputer, che sono in
grado di fornire diagnosi molto sofisticate su un numero elevato di campioni,
aumentando così la velocità della diagnosi".
Articolo di CLAUDIO BISIANI:
“ «Si tratta di permettere a
nanoparticelle di interagire direttamente con la materia vivente». In pratica
mettere a punto strumenti dia¬gnostici a terapeutici non invasivi e sempre più
su misura. Il centro concentrerà la sua attività su tre patologie: il cancro,
le malattie cardiovascolari e quelle neurologiche. Basteranno semplici analisi
del sangue o della saliva per individuare malattie. E intervenire con
inter¬venti personalizzati capaci di far regredire le lesioni riscontrate a
forme benigne o a eliminarle completamente. Grazie a microtelecamere e farmaci
grandi un milionesimo di millimetro, si potranno sconfiggere tumori e malattie
cardiovascolari a livello di atomi.”
Articolo di Carlo Baroni, 24 luglio 2009 corriere della sera:
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