UNA CONTROVERSIA PERCHE'...

Esistono poche informazioni in merito ad una complessa tecnologia in sviluppo per le cui applicazioni non è ancora disponibile una definitiva regolamentazione; inoltre, una visione positiva verso l'utilizzo di tali tecnologie, crea una spinta favorevole al suo utilizzo in contrapposizione al freno del sospetto per eventuali rischi ambientali e legati alla salute...questo crea la tensione che dà origine alla controversia

martedì 13 novembre 2012

...Una Regolamentazione?


Circa la realizzazione o meno della speciale regolamentazione governativa dei prodotti nanotecnologici, è sorta una diatriba. Taluni asseriscono gli aspetti positivi di tali prodotti, poiché molti oggetti della nostra quotidianità e commercialmente disponibili sono da ricondurre alla sfera delle nanotecnologie (calzini, pantaloni, racchette da tennis e panni per le pulizie, etc …). L'emergere di tali nanotecnologie e delle industrie ad esse correlate, ha aumentato il numero delle possibilità occupazionali e professionali e, di conseguenza, ha elaborato efficaci disposizioni di regolamentazione.
Ciononostante, tal-altri (che costituiscono la maggioranza) hanno espresso una posizione nettamente negativa; si afferma che non esista una disciplina di riferimento, ma solo studi ed approfondimenti.
Il prodotto nanotecnologico è ora trattato solamente come oggetto di protezione brevettuale, mentre non esiste una speciale regolamentazione in materia di produzione, manipolazione o etichettatura quando contenuto in qualche prodotto.


Il mondo e le nanotecnologie.

Regno Unito

In merito ai nanomateriali, la Royal Society nel Regno Unito si è espressa in modo non del tutto netto e chiaro:  “le nanotecnologie non pongono nuovi rischi per la salute (...). Tuttavia, raccomanda  che i nanomateriali siano regolamentati come sostanze chimiche nuove, che vengano trattati dai laboratori di ricerca e dalle fabbriche "come fossero pericolosi", che il loro rilascio nell'ambiente venga per quanto possibile evitato e che i prodotti, contenenti nanomateriali, restino soggetti ai nuovi requisiti basati su test di sicurezza prima del loro rilascio commerciale”.

Riguardo tale questione, la Better Regulation Commission, invece, ha raccomandato al governo britannico di permettere anche all’opinione pubblica la discussione circa il tema, piuttosto delicato, dei pro e contro dei nano materiali, ovvero:
“Consentire al pubblico, attraverso un dibattito informato, la possibilità di considerare i rischi per se stessi, e aiutarlo a prendere le proprie decisioni, fornendo informazioni adeguate”.

Stati Uniti

La Food and Drug Administration (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, abbreviato in FDA) è l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Esso dipende dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti.
L'FDA ha come scopo la protezione della salute dei cittadini attraverso regolamenti che controllino la messa sul mercato dei prodotti che sono sotto la sua giurisdizione, tra cui i farmaci , gli alimenti, gli integratori alimentari e gli additivi alimentari, i mangimi e farmaci veterinari, le attrezzature mediche, il sangue e gli emoderivati per trasfuzioni e i cosmetici. Tra gli strumenti di controllo sono previsti sia valutazioni prima della messa sul mercato che il monitoraggio post-commercializzazione. È presieduta da un Commissario che viene nominato dal presidente degli Stati Uniti d'America e confermato dal senato. L'attuale Commissario è Margaret A. Hamburg.
L’FDA si è interessata nel settembre del 2009 alla ricerca e all’analisi dei nanomateriali:
·        la modalità secondo la quale si muovono nell'ambiente;
·        i problemi che potrebbero causare a persone, animali e piante;
·        come questi problemi potrebbero essere evitati o mitigati.

California

Il Dipartimento per il Controllo di Sostanze Tossiche della California nell'ottobre del 2008 ha annunciato la sua intenzione di richiedere informazioni riguardo:
·        alla metodica dei test;
·        il destino e la dispersione nell'ambiente;
·        altre informazioni rilevanti da parte dei produttori di nanotubi di carbonio.


Europa

La Commissione Europea ha promosso diversi comitati tecnici e gruppi di lavoro che hanno pubblicato rassegne scientifiche sulla regolamentazione dei nanomateriali.
La Commissione ritiene che il problema a livello normativo consista nel garantire alla società i vantaggi offerti dalle nuove applicazioni delle nanotecnologie mantenendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dell'ambiente.
Per gli aspetti dei nanomateriali legati alla salute, alla sicurezza e all'ambiente i testi legislativi pertinenti sono quelli che riguardano i prodotti chimici, la protezione dei lavoratori, i prodotti e la tutela dell'ambiente.
Inoltre nel 2009 nasce a Milano, il CEN foundation, una organizzazione privata con statuto proprio che si impegna a "favorire le attività di ricerca e sviluppo nel campo della nanomedicina"

Lavoratori:

Per la protezione dei lavoratori già esiste una direttiva che impone una serie di obblighi ai datori di lavoro affinché adottino le misure necessarie per la sicurezza e la protezione della salute dei loro dipendenti; si applica a tutte le sostanze e le attività lavorative, compresi la fabbricazione e l'uso di sostanze chimiche a tutti i livelli del processo produttivo, indipendentemente dal numero di lavoratori interessati, dai quantitativi di materiali prodotti e dalle tecnologie impiegate.
Tale direttiva è applicabile ai nanomateriali. I datori di lavoro devono effettuare una valutazione dei rischi e, in caso di individuazione di un rischio, adottare le misure necessarie per eliminarlo.

Prodotti specifici:

Per i prodotti la legislazione stabilisce prescrizioni per prodotti specifici, come i medicinali, i prodotti fitosanitari, i cosmetici, gli additivi per i mangimi e gli alimenti, ecc. I prodotti di consumo che non sono disciplinati da una normativa specifica devono soddisfare le prescrizioni della direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti.
La normativa comunitaria in questi settori contiene disposizioni riguardanti la salute e la sicurezza dei consumatori, dei lavoratori, dei pazienti e degli utilizzatori, ma non necessariamente in relazione alla tutela dell'ambiente.

Ambiente:

-          La normativa ambientale applicabile in tale contesto riguarda in particolare la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento, il controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. La direttiva potrebbe essere utilizzata per controllare gli effetti ambientali dei nanomateriali.

-          Una norma si applica agli stabilimenti in cui determinate sostanze pericolose sono presenti in quantità superiori a limiti specifici; i gestori hanno l'obbligo generale di adottare tutte le misure necessarie per prevenire incidenti rilevanti e limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente, qualora si dimostri che alcuni nanomateriali presentano un rischio di incidente.

-          La direttiva quadro in materia di acque stabilisce principi comuni e un quadro complessivo di intervento al fine di migliorare l'ambiente acquatico, ridurre progressivamente l'inquinamento da sostanze prioritarie ed eliminare gradualmente le emissioni, gli scarichi e le perdite di sostanze pericolose prioritarie nelle acque

-          Una direttiva CE relativa ai rifiuti stabilisce un quadro generale ed impone agli Stati membri l'obbligo di garantire che il trattamento dei rifiuti non abbia effetti negativi per la salute o per l'ambiente. La direttiva relativa ai rifiuti pericolosi definisce quali rifiuti vanno considerati pericolosi e stabilisce per questi ultimi disposizioni più severe.

Fonti:

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