Salto nel buio
(Anno 1987, regia
di Joe Dante)
Titolo originale Innerspace.
La storia di uno scienziato, che miniaturizzato
in una nano-navicella a seguito di un esperimento, viene erroneamente iniettato nel corpo di in un ragazzo comune ed inconsapevole, Jack Putter. La navicella "naviga" nel corpo del ragazzo
provocando una serie di situazioni comiche.
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La nanotecnologia, essendo una tecnologia recente, produce nella società qualche dubbio. Dubbi che nascono da un
basso livello di conoscenza della materia, come ci riporta la ricerca di Nanotech, sull’opinione pubblica. Tale ricerca è stata fatta in vari paesi
europei ed in Israele, su un campione non
rappresentativo (poiché gli intervistati erano interessati all’argomento) di
1334 persone e su gruppi di discussioni ed interviste telefoniche, però può darci lo stesso delle
informazioni utili per quanto riguarda il rapporto società e nanotecnologie.
Il primo aspetto che la ricerca ci mostra,
è che in Europa la conoscenza delle nanotecnologie per quanto riguarda rischi,
regolamenti sociali e politici, sugli aspetti etici e ambientali, è di livello
basso. Infatti gli intervistati hanno mostrato una
certa apertura verso la nuova
tecnologia, però, anche
un certo grado di incertezza quando si diceva loro che vi erano già dei
prodotti in commercio creati con la stessa. La
consapevolezza senza informazioni dettagliate sull’argomento,
creava perplessità ed aumentava il desiderio di informazione, informazione che per la sua mancanza, non permetteva al pubblico comune di
esprimere le proprie opinioni (argomenti
tecnico-scientifici di difficile approccio per i non esperti); inoltre si manifestava una sfiducia per il giornalismo scientifico
per quanto riguarda l’imparzialità
che lo scienziato potrebbe avere
nello svolgere il suo ruolo e proprio per questo motivo, all'autonomia che gli
si dovrebbe concedere.
Dottor Octavius
Spider-Man 2
(2004), diretto da Sam Raimi
Octavius è uno scienziato che lavora per la Oscorp Corporation. I
tentacoli di Octopus (in cui si trasforma) sono
formati da nanobots che può modificare per creare armi
letali come pistole e bastoni elettrici. La situazione
che inizia con l'esperimento, precipita per il dottore quando, alla rottura del
congegno che gestisce le sue braccia artificiali ed altamente tecnologiche, il
frutto del suo esperimento prende tragicamente il controllo della sua vita.
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In assenza di informazioni precise, l’immaginario pubblico nella letteratura altalena spesso tra entusiasmo per
possibili impieghi della nanotecnologia e preoccupazioni per il timore di
possibili incontrollabili conseguenze. Nella
ricerca di Nanochannel si è notata un'apertura della gente verso l’applicazione
di tale tecnologia alla medicina; in
particolare le persone si dimostrano interessate a come l'uso di
nanodiagnostica e nanoterapia potrebbero essere le armi adatte a debellare
cancro ed alcune patologie delle quali non abbiamo ancora disponibile una cura,
come dimostra la ricerca, infatti, le aspettative verso la nanomedicina sono
più alte.
È probabile che film come Viaggio
allucinante (del 1966 diretto da Richard Fleischer) e Salto nel buio (del 1987
prodotto da Steven Spielberg, ispirato al romanzo Viaggio allucinante di Isaac
Asimov del 1966) abbiano aiutato a plasmare l’immaginario sulla medicina del
futuro con queste nano-navicelle che immesse nel corpo umano permettevano a
piccoli scienziati di navigare al suo interno. Allo
stesso tempo la ricerca ha dimostrato una maggior sensibilità dell'opinione pubblica
verso la nanomedicina, sensibilità che si potrebbe tradurre in
preoccupazioni ben rappresentate dal romanzo Preda di Michael Crichton, ove
sciami di nanorobot, E. coli geneticamente modificati, sfuggiti dai laboratori
del pentagono, entrano nel corpo umano portandone la morte. Ciò che spaventa la gente è la mancanza di
controllo, dalla
ricerca emerge una certa sfiducia verso le possibilità di controllo che gli enti governativi dovrebbero assicurare
riguardo alla produzione di nanoparticelle.
La paura che nanoparticelle possano sfuggire all'occhio attento dell'uomo resta quindi un elemento
fondamentale per l’opinione pubblica. Un po’
come il dottor Octavius di Spiderman che con il
danneggiamento del chip che porta sul collo per la gestione delle braccia meccaniche, perde l'autonomia
sul suo corpo, lasciandolo impotente in
balia di braccia che acquisiscono una propria volontà e che lo portano dall’
essere un mite scienziato con buoni propositi ad un violento mostro omicida.
Scena Tratta da Viaggio
allucinante (Fantastic Voyage) un film del 1966 diretto da Richard Fleischer
basato su un racconto di Otto Klement e Jerome Bixby.
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Fonti:
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